Obra I dieci libri dell'architetura Cópia em JPEG Encadernação Digital Il primo libro di dieci dell'architettura di M. Vitruvio tradutti et commentati da monsignor barbaro eletto d'acquileggia. 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 Della elettione de i luoghi sani. et de i contrarii alla sanita cap. IIII. Cap. VI. della divisione dell'opere. che sono dentro le mura, et della dispositione di esse per schivare i fiati nocivi de i venti. Della elettione de i luoghi all'uso commune della citta cap. VII. Libro secondo della architettura di M. Vitruvio. 41 Cap. I. Della vita de gli huomini antichi, et de i principii del viver humano, et delle case et accrescimento di quelle. Cap. II. De i principii delle cose secondo i filosofi. Cap. III. De i mattoni. Cap. IIII. Della arena. Cap. V. Della calce, et del modo d'impastaria. Cap. VI. Della polve pozzolana. Cap. VII. De i luoghi dove si tagliano le pietre. Cap. X. Dello abete detto sopernate, et infernate, con la descrittione dell'apennino. Libro terzo della architettura di M. Vitruvio Libro quarto della architettura di M. Vitruvio. 103 Cap. IIII. Della distributione di dentro delle celle et dell'antitempio. Cap. V. Di far i tempi secondo le regioni. Cap. VI. Delle ragioni delle porte, et de gli ornamenti delle erte, o pilastrate che si fannodinanzi a tempi. Libro quinto della architettura di M. Vitruvio. Libro sesto della architettura di M. Vitruvio. 164 Cap. I. Di diverse qualita de paesi et varii aspetti del cielo; secondo i quali si deono disporre gli edificii. Cap. III. De i cavedi delle case. Cap. V. De i triclini, stanze, essedre, et delle librerie et delle loro misure. Cap. VI. Delle sale al modo de greci. Cap. VII. a che parte del cielo ogni maniera di edificio deve guardare accio sia utile, e sana. Cap. VIII. De i propi luoghi de gli edifici, e privati, e comuni, et delle maniere convenienti ad ogni qualita di persone. Cap. IX. Delle ragioni de i rusticali edifici, et destintioni di molte parti di quelle. Cap. X. Delle dispositioni de gli edificii, et delle parti loro secondo i greci, et de i nomi differenti et molto da i costumi d'italia lontani. Cap. XI. Della fermezza et de le fonda menta delle fabriche. Libro settimo della architettura di M. Vitruvio. 181 182 Cap. I. De i terrazzi. Cap. II. Di macerar la calce per biancheggiare et coprire i pareti. Cap. III. Della dispositione de i volti del modo di coprire, et d'incrostar i muri. Cap. IIII. Delle politure, ne i luoghi humidi. Cap. V. Della ragione del dipignere ne gli edificii. Cap. VI. In che modo s'apparecchi il marmo per gli coprimenti. Cap. VII. De i colori, et prima dell'ochrea. Cap. VIII. Delle ragioni del minio. Cap. IX. Della temperatura del minio. Cap. X. De i colori artificiosi. Cap. XI. Delle tempre del color ceruleo. Cap. XII. Come si faccia la cerusa, il verderame, et la sandaraca. Cap. XIII. In che modo si faccia l'ostro eccellentissimo di tutti i colori artificiali. Cap. XIIII. De i colori purpurei. Libro ottavo della architettura di M. Vitruvio. 191 Cap. III. Dell'acque calde, et che forze hanno da diversi metalli d'onde escono, et della natura di varii fonti, laghi, et fiumare. Cap. IIII. Della propieta d'alcuni luoghi et fonti. Cap. V. De gli esperimenti dell'acqua. Cap. VI. Del condurre, et livellare l'acque et de gli strumenti buoni a tali effetti. Libro nono della architettura di M. Vitruvio. 201 Cap. I. Il modo rittrovato da platone per misurare un campo. Cap. II. Della squadra inventione di pithagora per formar l'angulo giusto. Cap. III. Come si possa conoscer una portione d'argento mescolata con l'oro finita l'opera. Cap. IIII. Della ragione de i gnomoni ritrovati da i raggi del sole, et del mondo, et de i pianeti. Cap. VII. Delle stelle, che sono dal zodiaco al mezzo di. Cap. VIII. Delle ragioni de gli horologi, et dell'ombre de i gnomoni al tempo dello equinottio a roma, et in alcuni altri luoghi. Libro decimo della architettura di M. Vitruvio. 253 Cap. I. Che cosa e machina, in che e differente dall'istrumento, et della origine et necessita di quella. Cap. II. Delle machinationi trattorie de i sacri tempi, et delle opere publiche. Cap. III. De diversi vocaboli delle machine, e come si drizzano. Cap. IIII. Di una machina simile alla sopraposta a cui si commettono cose maggiori mutato solo il molinello in un timpano. Cap. V. D'un'altra sorte di machina da tirare. Cap. VI. D'una ingeniosa ragione di ctesifonte, per condure i pesi. Cap. VII. Come trovato shabbia la petraia, della quale fu fatto il tempio di diana efesia. Cap. IX. Delle sorti de gli strumenti da cavar l'acque e prima del timpano. Cap. X. Delle ruote e timpani per macinar la farina. Cap. XI. Della vida, che alza gran copia d'acqua, ma non si alto. Cap. XIII. Delle machine hidraulice con lequali si fanno gli organi. Cap. XIIII. Con che ragione si misura il viaggio fatto, o in caretta, o in nave. Cap. XV. Delle ragioni delle catapulte, et de gli scorpioni. Cap. XVI. Delle ragioni delle baliste. Cap. XVII. Della proportione delle pietre, che si deono trare al foro della balista. Cap. XVIII. Delle tempre, e carcature delle baliste, et delle catapulte. Cap. XIX. Delle cose da oppugnare, e da diffendere, et prima della inventione dello ariete et della sua machina. Cap. XX. Dell'apparecchio della testuggine per le fosse. Cap. XXI. Delle altre testuggini. Cap. XXI. Delle altre testuggini. Regola come si potevano girare i theatri di curione. Errori della tavola grande delle stelle posta a carte ccxxi. Registro dell'opera. [Colofão] | Encadernação Digital > Libro quinto della architettura di M. Vitruvio. > Cap. IIII. Dell'armonia. > 144 |